martedì 6 luglio 2010
Uruguay, pazzi d'amore per i vincitori sconfitti
Un grande Uruguay ci ha riconciliati con il calcio e col mondo stasera, dopo giorni densi, pieni di sgobbate al desk, vuoti di quel brivido che si cerca nelle pieghe delle ore per dare uno scossone all'inconstatabile senso del tutto. Lo sguardo fiammeggiante di Forlan, la sostanza del calcio di Cavani, generoso stallone che ha schiacciato la difesa Oranje per lunghi tratti, la corsa di Gargano e Pereira hanno restituito all'occhio del calciofilo il senso d'insieme delle grandi orchestre. Solo un'Olanda dal mostruoso macchinario di sfondamento poteva spegnere i sogni dentro agli occhi spiritati degli uruguagi; e così è stato. Ma il risultato finale non negherà un ritorno da eroi a questi splendidi e fieri angeli dalla faccia sporca della celeste, baciati da una gloria che s'innalza sul Rio della plata incurante del risultato.
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Paolo scrive:
RispondiEliminai celesti eroi:
sporchi ma fieri.
che mascherano i loro corpi segnati in una camiseta troppo largo e semplice per i corpi muscolari e tatuati di oggi.
il sacrificio di Suarez contro l'africana Ghana ci ha regalato un martire 3 gg fa ma non sembra abbia scalfito l'orgoglio di O.W. Tabarez: una squadra vera!
Sono stati grandi!
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