Di fronte ad una nazionale triste come un libro di Moccia o come un piatto di pasta scotta, al calciofilo medio non resta che aggrapparsi ad altre speranze, ad esempio un progressivo allentamento della morale sessuale nella nostra società, o una finanziaria che tassi esclusivamente i politici corrotti... scenari godibili ma poco credibili allo stato attuale. E allora occorre rituffarsi nel mondo del calcio e cercare qualche pezzo pregiato sparso sui fondali dei settori giovanili, sperando che da quelle parti nasca qualche talento in grado di dare una prospettiva futura decente alla nostra nazionale. Nel frattempo attendiamoci una lunga traversata nel deserto, comunque vada questo mondiale: dopo i ragazzi dell'84 - 85 (Montolivo, Aquilani, Pazzini) c'è un letterale "burrone generazionale" che si è inghiottito i nostri giovani migliori. Gente dotatissima come Giovinco o Paonessa ha davanti a sé un futuro pieno di nuvole. Per trovare qualche gemma vera occorre scendere di età e cercare dal '90 in su. Se vogliamo valutare in modo razionale la questione, il prossimo "fenomeno" della nazionale italiana, finita l'era di Totti e Del Piero, rischia di essere Mario Balotelli. Ok, toccate ferro.
Partiamo proprio da casa Inter perchè la squadra meno italiana del campionato italiano ha un settore giovanile con diversi elementi interessanti, tra cui possiamo citare il difensore Caldirola, i centrocampisti Marco Ezio Fossati e Tremolada e soprattutto il centravanti Mattia Destro: un attaccante del '91 che si dice dotato di buona tecnica e con una continuità realizzativa "importante" a livello giovanile, sia nel club che in nazionale. Unico neo, un atteggiamento piuttosto freddino nei suoi confronti da parte di Mourinho... Procedendo sulla linea del talento puro, ecco alcuni nomi su cui si può già iniziare a scommettere. Innanzitutto Daniele Ragatzu del Cagliari. Considerato che si tratta di un giocatore nato a settembre del '91, siamo di fronte ad una vera promessa. Giocatore dotato di spunto importante negli ultimi metri, brevilineo, molto tecnico, opportunista, ha già segnato in A, e ha già rifiutato a livello giovanile un remunerativo passaggio al Chelsea. Da tenere d'occhio. Così come Ragatzu, appare dotato di un talento superiore il trequartista - ala a tutto campo Simone Verdi, "primavera" del Milan. Giocatore di una spanna superiore ai suoi compagni, tra cui si segnalano l'altro attaccante "vivace" Schenetti e il portiere Donnarumma. Nel Genoa campione d'Italia primavera brilla il talento di Stephan El Sharaawi, savonese di evidente origine nordafricana: visto all'opera, potenzialmente devastante. Quest'anno si è imposto anche l'esterno Antonino Ragusa: si era guadagnato le simpatie di Hernan Crespo, tanto per far capire di che pasta è fatto il ragazzo, classe '90. Nell'Empoli arrivato in finale si parla molto bene di Diego Fabbrini, un trequartista anche lui del '90 seguito a gennaio dal Napoli. Chi lo ha visto giocare parla di un "crack" in via di esplosione definitiva. Nella stessa squadra occhio anche alla punta Nicolao Dumitru: nazionale italiano ma di sangue misto brasiliano e rumeno, nato in Svezia, si tratta di un attaccante di qualità, considerato molto acerbo fino all'anno scorso ed esploso solo nell'ultimo primavera. Si tratta di un classe '91. Della stessa età in casa Roma il cavallone di fascia Marco D'Alessandro: già in prestito al Grosseto l'anno scorso, tutti ne parlano bene sia sotto il profilo tecnico che comportamentale.
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